BKE
400 IBRIDO PARALLELO (Extended Electric Vehicle)
Si
tratta di un progetto di veicolo elettrico a due ruote,
con alimentazione ibrida di tipo parallelo, cioè
senza alcun organo meccanico, dotato di motore generatore e gruppo batterie
che alimentano alternativamente i due motori elettrici posizionati sia
nella ruota anteriore che in quella posteriore che assicurano una trazione
integrale.
SISTEMA
DI ALIMENTAZIONE: IBRIDO PARALLELO
La
ricarica delle batterie può avvenire sia in corsa quando queste
hanno esaurito l’energia disponibile attraverso il motore generatore,
oppure normalmente attraverso un connettore domestico che permette al
veicolo di avere un’autonomia estesa che vada oltre la capacità
di durata della carica delle batterie.
Un motore-generatore di 400 cc turbo-alimentato ad alcool o bio-carburante
verrà avviato automaticamente ogniqualvolta le batterie risultino
esaurite garantendo la trazione ed anche la ricarica delle batterie stesse.
Questo permette un utilizzo ottimale dell’energia prodotta dal motore
che ha una cilindrata ridotta poiché non esiste una trasmissione
che invece assorbirebbe il 30 per cento dell’energia prodotta, inoltre
sia il peso che lo spazio di questa è a vantaggio delle batterie
oltre a rendere il veicolo meno complesso e sconveniente.
L’utilizzo dell’energia termica per la trazione elettrica
prodotta dal motore-generatore potrà contemporaneamente ricaricare
le batterie della vettura permettendo un notevole recupero di energia
in conservazione di energia elettrica, inoltre questa formula permetterà
al pilota di estendere il proprio raggio di azione senza limiti di percorso. |
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Condotta
e comportamento
E’
un veicolo facilissimo da pilotare e per la sua architettura ricorda
un aereo militare biposto, poiché sia la forma aerodinamica
che il comportamento su strada si avvicinano moltissimo a quelle
di un aereo acrobatico. Per questo ho prediletto l’impiego
di un volantino di tipo aeronautico che ricordasse quello di un
aereo, cosi come la strumentazione circolare piuttosto che un display
rettangolare classico.
Durante la condotta infatti la
BKE si
inclina notevolmente in curva proprio come stesse virando;è
capace di accelerazioni notevoli grazie alla trazione integrale
dei motori elettrici e questo offre delle sensazioni di guida piuttosto
eccitanti.
La strumentazione include un indicatore di velocità, un indicatore
di stato di carica delle batterie, un indicatore che misura la potenza
erogata in tempo reale, alcune informazioni fondamentali relative
al motore-generatore. Inoltre la vettura è dotata di un inclinometro
che oltre ad indicare l’angolo di bank, influenza il sistema
di sicurezza riducendo la velocità del veicolo, qualora esso
si trovi vicino al limite massimo di inclinazione.
La macchina è dotata di un sistema di stabilizzazione proporzionale
giroscopico sistemato al di sotto del centro di gravità della
macchina, leggermente arretrato. I rotori del dispositivo ruotano
a differenti velocità a seconda della velocità della
moto. In altre parole l’azione dei giroscopi è inversamente
proporzionale alla velocità della macchina, essi infatti
raggiungono la massima velocità di rotazione a veicolo fermo,
riducendola proporzionalmente con l’aumento della velocità,
poiché in quella situazione la macchina è perfettamente
in grado di mantenersi in verticale. A medio-alte velocità
i giroscopi vengono disattivati poiché non hanno più
una funzione attiva, oltre a ridurre l’assorbimento elettrico
necessario alla trazione.
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![](BKE400-02.jpg) |
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Design
L’idea
di stile che accompagna questa vettura incontra due pianeti lontani
tra loro, qualcosa che oscilli costantemente tra il classico ed
il moderno. Le bellissime moto degli anni cinquanta come la Indian
ad esempio, che hanno ispirato la mia immaginazione e la bellezza
aerodinamica di un aereo militare si incontrano in questo disegno.
Nel progetto era necessario guardare al futuro e dunque la forma
della “fusoliera” estremamente aerodinamica si sposa
con la linea dei parafanghi delle ruote, che oltre ad avvolgere
i pneumatici ricordano per l’appunto quelli di una Indian
od un Harley. Un unico portellone basculante permette l’accesso
all’abitacolo, l’ambiente è confortevole ed è
dotato di due sedili in parte pneumatici per alleggerire il peso
totale della vettura.
La macchina è costruita su di un telaio portante che sostiene
il motore-generatore, gli ammortizzatori, le batterie e la scocca
in materiale plastico leggero che è fissata direttamente
sul telaio principale, la vettura risulta cosi leggera e facile
nella manutenzione anche più radicale. I sistemi di controllo
sono servo-elettrici
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![](BKE400-03.jpg) |
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Conclusioni
La
formula dell’ibrido-seriale è la soluzione alla quale
lavoro da anni attraverso progetti molto più importanti dedicati
in modo particolare a velivoli aerei, tuttavia un numero considerevole
di progetti aventi questa formula sono stati concepiti negli anni
passati attraverso progetti sia di automobili che moduli a due ruote
come la BKE 400.
Dal 2003 buona parte dei progetti sviluppati si
muovono tra formule ibrido-parallelo e full-electric, uno degli
ultimi indirizzato ad un velivolo a celle a combustibile, una automobile
estrema la: MagDue.
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![](BKE400-04.jpg) |
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Il
futuro è già da tempo intorno a noi da qualche parte
ingabbiato dai soliti interessi petroliferi e commerciali. Io credo
che il motore a pistoni saltellanti sia da molto tempo obsoleto
e superato, tutto sommato è come andare in giro con un motore
a vapore.
L’elettrico è il migliore sistema di movimento, oltre
che essere pulito e silenzioso, è semplice nella sua architettura
ed ha un rendimento elevatissimo, tuttavia gli accumulatori e le
batterie disponibili al momento non garantiscono ancora una autonomia
comparabile, a quella dei sistemi a combustione tradizionali. Dunque
fino al passaggio definitivo al full-electric, potrebbe essere interessante
per alcune tipologie di veicoli un compromesso tecnologico che metta
insieme le due formule al meglio possibile.
L’ibrido parallelo permette questa opportunità, poichè
la trazione elettrica è il motore principale della macchina,
mentre il motore a combustione funge da generatore sia per alimentare
i motori elettrici, sia per ricaricare le batterie di bordo. Una
macchina del genere non ha bisogno di una trasmissione o di alcun
organo meccanico, questo viene sostituito da cavi elettrici e sistemi
digitali di controllo, che rendono un prodotto molto più
efficiente ed economico sia essa una vettura o un aeromobile, aprendo
nuove prospettive sia tecnologiche che economiche. |
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