Smart
Chair La
SMARTH CHAIR è
dunque l’inizio dell’intera storia e del conseguente
sviluppo del CellCraft.
Si tratta di qualcosa che somiglia poco a quello che noi consideriamo
il classico sedile o posto a sedere di un aeromobile, sia per la
sua architettura, sia per la sua funzione che in questo caso cambiano
notevolmente.
Il sedile di comando è costruito su di un telaio di alluminio
ed alcuni elementi in acciaio leggero, ricoperti con una serie di
sacche pneumatiche che lo rendono leggero e particolarmente anatomico
oltre che confortevole in molteplici condizioni di stress da volo
prolungato. Un apposito sensore è in grado di calcolare le
variazioni di pressione del corpo del pilota sulla sua superficie
in modo da poterne definire il livello di accelerazioni subite,
interagendo con l’AFC che come vedremo più
in avanti avrà un ruolo importante anche rispetto a questo
elemento.
Il pilota può programmare, memorizzandoli, una serie di parametri,
come posizione, rigidità e livello di interazione con la
macchina, richiamabili in un secondo momento sia attraverso i comandi
di bordo sia pre-memorizzandoli in un dispositivo portatile chiamato
FLIGHT CARD; cosi come vedremo in altre sezioni
relative a questo elemento.
All’interno
della SMARTH CHAIR
alloggiano alcuni elementi elettronici oltre che a sensori della
pressione pneumatica come sopra descritto, vi sono tre accelerometri
rispettivamente per la misurazione delle accelerazioni sia verticali
sia laterali che orizzontali che avvengono sulla poltrona costantemente
lungo tutta la fase del volo, oltre ai comandi di volo ed al sistema
elettronico di interpretazione e digitalizzazione delle informazioni
provenienti da essi; a loro volta provvisti di sistemi di comunicazione
come descritto nella sezione relativa.
La SMARTH CHAIR è
dunque un vero elemento singolo ed indipendente a se stante, essa
è anche definita anche come interfaccia di controllo.
La
SMARTH CHAIR può
essere installata o rimossa a bordo della macchina attraverso una
operazione semplicissima che assorbe solo qualche minuto ed una
sola persona per compierla.
La struttura di alloggiamento al pavimento è composta di
una piattaforma in acciaio bullonata, al centro della quale vi è
un connettore a fibre ottiche ed un secondo cavo multipolare per
le varie tensioni di alimentazione.
Il
connettore ottico provvede alla trasmissione sia delle operazioni
di input che di output di tutte le informazioni digitali che si
muovono da e verso l’elemento, come le posizioni dei comandi,
gli interventi su di essi, le attivazioni o disattivazioni di funzioni
etc, cosi come per le informazioni che vengono pubblicate sui display
del comando direzionale e quelle che vengono registrate sulla FLIGHT
CARD.
La SMART CHAIR una
volta a terra può essere montata su di una piattaforma apposita
e connessa ad un sistema digitale che riproduce l’aeromobile
su di un computer attraverso un software apposito, questo consente
le operazione di diagnosi tecniche, la programmazione e la verifica
dello stato dell’elemento, oltre che la simulazione e l’addestramento.
Allo stesso modo è possibile diagnosticare lo stato della
macchina sia a terra attraverso la manutenzione ordinaria - inclusa
la connessione all’elaboratore principale di controllo per
tutte le diagnosi elettroniche - sia attraverso un sistema
remoto mentre la macchina è in volo, da qualsiasi posizione
globale mediante sistema di connessione GPS. Alla
fine di ogni missione mediante l’aggiornamento dei dati elaborati
dalla FLIGHT CARD è possibile recuperare
tutti i parametri di volo analizzandoli su di un comune computer
di ufficio, attraverso un software dedicato in maniera istantanea
ed efficace per una successiva e più accurata analisi a terra,
sia della conduzione del volo, sia di parametrici tecnici relativi
al funzionamento dell’aeromobile.
L’idea
di raggruppare elementi secondo un preciso schema di celle interconnesse
tra loro, ma separabili facilmente senza laboriose operazioni grazie
alle tecnologie di oggi sempre più elaborate ed integrate,
sarà in futuro il concetto di base che nel mio caso rappresenta
questo progetto. La SMARTH CHAIR
infatti è una cella della macchina, un elemento separato,
che racchiude in se una serie di funzioni che sono intorno al pilota
e che negli aeromobili convenzionali sono collocate separatamente
in spazi e posizioni diverse.
Questo elemento è in grado di interagire indipendentemente
comunicando con la macchina in entrambe le direzioni, facilitando
il compito del pilota e migliorando le condizioni di operatività,
oltre ad ampliare come si vedrà in avanti buona parte delle
possibilità offerte da questa tecnologia che permette di
pilotare il CellCraft anche ad un pilota che non
possiede l’uso delle gambe, cosi pure a chiunque voglia cimentarsi
per le prima volta nel pilotare questa macchina meravigliosa, grazie
ad un sistema tutor-dinamico più in avanti descritto. |